Martedì 22 gennaio il teatro milanese ospita un incontro con la Senatrice a Vita sopravvissuta al lager di Auschwitz. il giornalista Enrico Mentana curerà l’introduzione.
Martedì 22 gennaio alle 10.30 al Teatro alla Scala, in un appuntamento che ha già fatto registrare il tutto esaurito, la Senatrice Liliana Segre parlerà a una platea composta in massima parte di studenti.
Durante l’incontro, legato alle iniziative in occasione della Giornata della Memoria, Liliana Segre racconterà della sua terribile esperienza nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau nel quale venne imprigionata all’età di 13 anni.
L’incontro è stato organizzato dall’Associazione Figli della Shoah, formata da Ebrei sopravvissuti alla deportazione, familiari e simpatizzanti che si impegnano affinché non venga dimenticato l’orrore della Shoah e lo sterminio di sei milioni di cittadini europei di religione ebraica e dalla Sezione ANPI del Teatro alla Scala e dall’ANPI Provinciale di Milano.
In apertura Alfredo Persichilli, primo violoncello del Teatro alla Scala, e il pianista Andrea Rebaudengo eseguiranno Kol Nidrei di Max Bruch mentre il giornalista Enrico Mentana curerà l’introduzione.
Il Giorno della Memoria
Il Giorno della Memoria è stato istituito dal nostro Parlamento nel 2000, individuando la data del 27 gennaio, giorno dell’abbattimento dei cancelli del campo di sterminio di Auschwitz. Nel 2005, seguendo l’iniziativa già presa da diversi Paesi, la stessa data è stata accolta anche dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Il Giorno della Memoria, recita la legge istitutiva, ha il fine di “ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, e a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati”.
Liliana Segre
Nata a Milano nel 1930 in una famiglia italiana di religione ebraica, Liliana Segre venne espulsa dalla scuola elementare a 8 anni a causa dell’entrata in vigore delle leggi razziali del 1938. Venne arrestata e deportata il 30 gennaio del 1944 verso il campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau insieme al Padre Alberto che non rivedrà più. Separata dal padre che non avrebbe più rivisto, le venne tatuato sul braccio il numero 75190. Durante la prigionia subì tre selezioni alle quali scampò miracolosamente e alla fine di gennaio del 1945 affrontò la marcia verso la Germania in seguito all’evacuazione del campo.
Dei 776 bambini italiani di età inferiore ai 14 anni che furono deportati ad Auschwitz-Birkenau, Liliana Segre è tra i soli 25 sopravvissuti. Il 19 gennaio 2018 è stata nominata dal Presidente Sergio Mattarella Senatrice a vita della Repubblica Italiana.